Molte persone
sono affette dalle “sindrome del tunnel carpale” che non altro che una neuropatia dovuta
all’irritazione o alla compressione del nervo mediano, spesso irritato nel suo
passaggio attraverso il canale carpale: una cavità localizzata a livello del
polso.
Nella maggior parte dei casi, può manifestarsi
in gravidanza, in persone che passano molto tempo al computer e in quei
soggetti affetti da artrite reumatoide.
E’ molto frequente in chi utilizza molto e
soprattutto male le mani. L’incidenza è molto alta nelle donne oltre i 40 anni,
con disturbi della sensibilità che colpiscono le prime tre dita (pollice,
indice, medio) e metà del quarto dito della mano.
Nelle fasi iniziali il paziente lamenta
parestesie (formicolii) e scosse. Clinicamente il dolore e le parestesie
possono essere evocati attraverso la percussione a livello del tunnel carpale
(segno di Tinel). Se il paziente lamenta la comparsa di scosse il segno è da
considerarsi positivo. Altro segno caratteristico è la manovra di Phalen, che
consiste nel tenere iperflessi i polsi l’uno contro l’altro 90 secondi: anche
in questo caso, la comparsa di parestesie è da considerarsi un segno positivo
per la sindrome.
Il tunnel carpale è una delle problematiche di
tipo nervoso che presenta maggiore possibilità di successo con il
trattamento osteopatico. Quando la sindrome del tunnel carpale è
effettuata in tempo utile, cioè prima di perdere completamente la sensibilità e
la motilità delle dita, le tecniche osteopatiche possono garantire
il ritorno alla normalità nel giro di poche settimane; l’osteopatia può
essere anche utile nel post-operatorio per recuperare più velocemente una
condizione normale dell’articolazione.
Tunnel Carpale e Osteopatia
Posted on by Roberto Laudisio