Il “colpo della strega” è un dolore alla schiena, che colpisce in modo particolare la parte lombare, tra i più fastidiosi.

Di solito si verifica improvvisamente e quasi sempre a seguito di movimenti banali o di routine, ad esempio mentre si raccoglie un foglio di carta, una matita caduta o nel momento in cui ci si allacciano le scarpe.

Difficile dire cosa determini un dolore così lancinante da non permettere ulteriori movimenti. Le strutture maggiormente coinvolte sono i muscoli, le articolazioni ed i tessuti connettivi circostanti. Per qualche ragione, alcuni degli elementi coinvolti nel gesto non si attivano al giusto tempo e i tessuti subiscono un trauma immediato e rapidissimo, tanto da provocare dolore acuto e persistente.

L’approccio osteopatico tende sempre a rigenerare parametri di movimento. Ovviamente con un dolore acuto risulta molto difficile fare un’analisi attenta e dei test di valutazione affidabili. Perciò, dopo aver preso atto che il paziente è già stato inquadrato dal punto di vista medico specialistico e non ci sono controindicazioni alla medicina manuale, l’osteopata inizierà a lavorare.

In osteopatia la considerazione del dolore è sempre relativa, l’osteopata “rispetterà” la zona dolente perchè costituisce l’elemento di allarme di una disfunzione del corpo e soprattutto perchè è associata ad una brutta esperienza Nel frattempo, inizierà a ragionare su quali strutture possano essere correlate direttamente o indirettamente con la struttura in acuto (in questo caso la parte lombare della colonna vertebrale). Una delle maggiori risorse in questi casi è la manipolazione viscerale, che consente di arrivare in modo indiretto ai tessuti dolenti ed è in grado di donare al paziente, nella maggior parte dei casi, un immediato sollievo.

Questa metodologia non deve spaventare, in quanto è un modo estremamente dolce ma profondo per trattare manualmente questi problemi!